I soldati italiani al fronte durante la Seconda Guerra Mondiale

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Un analisi sui principali fronti di guerra italiani e sulle condizioni di vita dei soldati
Daniele Raosa
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Daniele Raosa
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Resumen del Recurso

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    La battaglia delle Alpi:Dal 21 al 24 giugno 1940.La campagna in Africa:Dal 13 settembre 1940 al 13 maggio 1943.L'invasione della Grecia:Dal 28 ottobre 1940 al 1° novembre 1940.La guerra di Russia:Dal 22 giugno 1941 al 17 gennaio 1943.
    Interventi militari italiani
    Pie de foto: : L'Europa agli inizi del 1941

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    Battaglia sulle Alpi Occidentali
    300'000 uomini schierati sul fronte e in pianura.8'000 cannoni. La battaglia dura solo pochi giorni, contro una Francia già sconfitta e occupata dai Nazisti.Ma già si nota l'impreparazione e la disorganizzazione dell'esercito Fascista. 600 morti e oltre 600 dispersi italiani. Oltre 2'600 congelati.
    Pie de foto: : Alpini attraversano la frontiera sulle Alpi Occidentali.

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    La campagna nell'Africa del Nord
    236'000 soldati italiani inizialmente stanziati in Libia.1'400 cannoni.8'000 automezzi.300 carri armati.315 aerei.Gen. Inglese Montgomery: "Se gli italiani avessero avuto i nostri mezzi, avrebbero vinto".13'700 morti italiani.340'000 prigionieri italiani.
    Pie de foto: : Raffaello Cei di Lucca, prigioniero italiano di guerra degli inglesi, del Reggimento Artiglieria "Celere".

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    La campagna nell'Africa Orientale
    300'000 soldati ( 90'000 italiani, il resto indigeni) .800 cannoni, 150 carri armati, 5'000 automezzi.- Grosse difficoltà a ricevere i rifornimenti.- Armi, munizioni, automezzi insufficienti.- Logistica militare disorganizzata.- Guerriglia Etiope osteggiava l'occupazione fascista.Dopo alcune vittorie nell'offensiva in Somalia, Sudan e Kenia, gli Inglesi contrattaccano recuperando i terreni persi e costringendo gli italiani a ritirarsi. 5'000 morti italiani, 12'000 indigeni. Oltre 100'000 prigionieri.
    Pie de foto: : Prigionieri italiani in Africa.

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    La disfatta Greca
    Oltre 500'000 soldati italiani.- Iniziale offensiva vincente italiana (28 ottobre 1940).- Rapida controffensiva Greca (1 dicembre 1940).- L'esercito italiano è costretto a indietreggiare e perdere terreno.- Sarà necessario, come in Africa, l'intervento dei Tedeschi in primavera.13'000 morti, 50'0000 feriti, 12'000 congelati, 25'000 dispersi.
    Pie de foto: : Mario Bonifacio, il partigiano "Bill" di Pirano d'Istria, ricorda l'esperienza militare del fratello nella Campagnia di Grecia.

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    La spedizione in Russia
    Operazione Barbarossa (22 ott 1941): - 3.2 Milioni di truppe Naziste più 690'000 ausiliarie.- 600'000 automezzi. (1 ogni 6 soldati)- 3'5000 carri armati.- 4'000 aerei.- 7'000 cannoni.- 600'000 cavalli.Armata Italiana in Russia (ARMIR): - 229'000 soldati su 270km di fronte.- 16'000 automezzi. (1 0gni 14 soldati)- 900 cannoni.- 64 aerei.- 25'000 quadrupedi.
    Pie de foto: : Propaganda Fascista mostra il viaggio delle truppe italiane verso il fronte Russo.

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    Testimonianza scritta del Gen. dell'ARMIR Giovanni Messe:E così i nostri Comandi mandano in prima linea una divisione. Mi ero ripromesso di non scrivere che delle note, delle note-ricordo, per poter aiutare la memoria a riandare al tempo trascorso; senza esprimere opinioni, fare critiche, giudicare. Ma non ne posso più! Non ho paura che questi quaderni vadano in mano ad altri; non ho paura di dire che chi manda avanti una divisione nello stato in cui si trova la nostra, senza mangiare, colle scarpe rotte, le uniformi a brandelli, senza munizioni, che le munizioni sono sugli autocarri fermi senza benzina a 200 Km, quel tale è un assassino.La situazione in fatti è quasi tragica. Noi siamo quel che siamo, si sa: carri armati nessuno, artiglierie? Quelle di anteguerra e senza munizioni; armi individuali, il fucile 91, il moschetto 91: 50 anni di vita. I tedeschi quando vedono i nostri fanti con quella specie di alabarda, ridono di cuore.E, quantunque ciò faccia venire i nervi, non si può negare che abbiano ragione, di ridere. Ma il Duce dice che in guerra è lo spirito quello che conta; è l'entusiasmo quello che vince. Per tenere su questo spirito, e rinfocolare l'entusiasmo, si lasciano i soldati quasi senza mangiare, senza indumenti di lana, colle scarpe rotte, i pantaloni a pezzi. Io parlo coi soldati, vivo la loro vita, li ascolto. Bisogna fare un monumento al soldato italiano, al suo spirito di sacrificio: bisogna meravigliarci, dico meravigliarci, che non succeda qualcosa di molto grave. Perchè sarebbe una cosa assai logica se qualche soldato si rifiutasse di marciare: noi aspettiamo che un reggimento sia accerchiato per far giungere le munizioni al di là del Dnieper, che qualche decina di soldati, molte decine, siano congelati per far giungere dall'Italia qualcosa che li difenda dal freddo.

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    La ritirata dal fronte Russo
    Operazione Urano:- 19 novembre 1942: i Russi oltrepassano il Don annientando la 3° Armata Rumena.- 13 gennaio 1943: i Russi attaccano e sconfiggono anche la 2° Armata Ungherese.Le divisioni italiane Tridentina, Vicenza, Cunense, Julia si ritrovarono accerchiate.Battaglia di Nikolaevka:- 26 gennaio 1943: 61'000 Alpini, guidati dal Gen. Reverberi, si lanciano al disperato attacco per aprire un varco tra le linee sovietiche- Torneranno a casa soltanto 11'000 Italiani.( 200 treni all'andata, 17 per il ritorno )
    Pie de foto: : Il fronte Russo a Stalingrado.

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    L'Armistizio e gli IMI
    8 settembre 1943:Tedeschi disarmano e catturano 1 milione di Italiani su circa 2 milioni di effettivi. La scelta: arruolarsi nell'esercito nazista o essere imprigionati.- Solo il 10% si arruola.- Non "prigionieri" ma "internati" in Germania.- Lavori forzati. Condizioni durissime. - 200'000 riescono a sfuggire.- 95'000 si arruolarono nell'esercito del Reich.- 50'000 prigionieri non fecero ritorno a casa.
    Pie de foto: : Adelmo Franceschini di Anzola (BO) e le condizioni da IMI.

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    Feriti e malati in guerra
    Malattie ed infezioni:Causate da scarsa igiene, malnutrizione, mancanza di cure immediate o adatte. (dissenteria, setticemia, tifo, piede da trincea, ecc )Ferite e amputazioni:Ferite da arma da fuoco, armi bianche, esplosioni, ecc... Esposizione alle intemperie, al freddo, al caldo, ecc... Disturbo post-traumatico da stress: Causato dallo shock dei combattimenti in prima linea, la vista di scene cruente, il frastuono delle esplosioni. (shellshock, flashback, incubi, psicosi, perdita della ragione). I cosiddetti "Scemi di guerra".
    Pie de foto: : Manifesto USA per la prevenzione del "Piede da trincea".

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    I morti della 2° Guerra Mondiale
    62 milioni di morti fra tutti i paesi partecipanti.25 milioni di soldati.37 milioni di civili. 500'000 mila vittime italiane.300'000 soldati.200'000 civili.
    Pie de foto: : Cimitero militare in Normandia

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