OMERO

OMERO ERA UN POETA CIECO CHE GIRAVA DI CITTÀ IN CITTÀ CON UN SUO PARENTE

I RAPSODI ERANO POETI CHE CANTAVANO E RECITAVANO TUTTO A MEMORIA

ARCHIPPO, AVVERSARIO DI OMERO SI VESTIVA DI BIANCO E RECITAVA SOTTOVOCE

ARCHIPPO PRESE UNA CETRA E COMINCIÒ A SUONARE RACCONTANDO DI GASTONE E PAPERONE ALLA RICERCA DELL'ARCA PERDUTA

GIASONE ERA UN EROE PARTITO CON ALTRI VALOROSI SULLA NAVE ARGO PER CONQUISTARE IL VELLO D'ORO, LA PELLE DI ARIETE DORATO PER CUI POI SAREBBE DIVENTATO RE

OMERO RACCONTÒ LA STORIA DI ODISSEO CHE, DOPO DIECI ANNI DI GUERRA NELLA CITTÀ DI TRIOA, TORNO' ALLA SUA ISOLA DI ITACA, MENTRE LA SUA REGINA PENELOPE LO ASPETTAVA ALLA REGGIA CIRCONDATA DAI PROCI, PRICIPI CHE VOLEVANO PRENDERE IL SUO POSTO

PENELOPE AVEVA DETTO AI PROCI CHE AVREBBE SPOSATO UNO DI LORO DOPO AVER FINITO DI TESSERE,MA LEI LAVORAVA LA TELA DI GIORNO E DISFANDOLA DI NOTTE...PER ASPETTARE IL SUO RE LONATANO

ODISSEO SI TRAVESTÌ DA MENDICANTE E QUANDO TORNO' AL SUO PALAZZO FECE UNA GRANDE FESTA IN ONORE DEI PROCI

TUTTI GLI SPETTATORI SI ABBASSARONO PERCHÈ ANCHE A LORO SEMBRAVA DI VENIRE COLPITI DALLE FRECCE DI ODISSEO

OMERO PERSE LA GARA DI POESIA E ARRIVÒ SECONDO ,DOPO ARCHIPPO. PER CONSOLAZIONE GLI DIEDERO UN ANFORA DI VINO